La vita


Oreste Carpi Nasce nel 1921 a Poviglio, piccolo paese in provincia di Reggio Emilia, ultimo di sette fratelli. A causa della sordità, viene mandato a soli cinque anni a studiare presso il Regio Istituto per Sordomuti di Piazzale Arduino a Milano in cui resta convittore per oltre dieci anni.

In questo periodo inizia a manifestare l'interesse e la passione per l'arte. Terminati gli studi si trasferisce con la famiglia a Parma e nel 1937 si iscrive all'Istituto di belle arti Paolo Toschi, dove fu allievo di Latino Barilli.

Dal 1942 frequenta l'Accademia di belle arti di Bologna dove apprende i fondamenti dell'incisione sotto la guida di Giorgio Morandi ma dopo appena un anno è costretto ad interrompere gli studi a causa del precipitare degli eventi bellici. Terminato il conflitto si iscrive nel 1946 all'Accademia di Brera a Milano, allora diretta da Aldo Carpi. Nel vivace ambiente milanese inizia a formare la sua personalità pittorica seguendo le lezioni di Achille Funi e Carlo Carrà.

Diplomatosi nel 1951 inizia una serie di viaggi attraverso l'Italia e l'Europa per visitare le più importanti collezioni e per lavorare sulla tecnica a lui più congeniale: la pittura "en plein air". Inizia inoltre a realizzare le prime mostre personali e intraprende nuove ricerche artistiche attraverso l'uso della ceramica.

Nel 1954 si sposa con Antonietta e nel 1957 nasce la figlia Angela. Nel capoluogo ducale entra ben presto nella cerchia di pittori locali  che aveva come luogo di ritrovo privilegiato il Gran caffè Orientale di piazza Garibaldi.

Dal 1955 trascorre i mesi estivi a San Terenzo, nel Golfo dei Poeti, che rappresenterà in centinaia di dipinti e disegni.
Nel 1957 contribuisce a fondare la galleria Sant'Andrea (ora circolo UCAI) situata in una piccola Chiesa sconsacrata di via Giordano Cavestro. Nel corso degli anni sessanta e settanta ottiene importanti riconoscimenti: espone a Roma, Milano, Bologna, Brescia, Verona, Padova, Venezia e nel 1968 è ammesso alla Permanente di Milano.

È tra i pochi pittori italiani, insieme a una selezione di altri artisti sordi, ad esporre le sue opere in Unione Sovietica, nella Casa Centrale degli artisti sovietici di Mosca; nel 1971 espone al palazzo dell'UNESCO di Parigi in occasione del convegno internazionale dei sordi.

Negli anni successivi vince numerosi concorsi estemporanei di rilievo nazionale e molte sue opere vengono acquisite in importanti collezioni private italiane ed estere.

Negli ultimi anni di vita prosegue l'incessante lavoro di ricerca sui paesaggi agresti e sugli scorci stagionali del vicinissimo fiume Po oltre a riscoprire ed approfondire lo studio della figura.

Si spegne nel marzo 2008 nella casa di famiglia di Poviglio lasciando sul cavalletto l'ultima opera incompiuta: un intenso tramonto primaverile.