Il percorso artistico


La tecnica pittorica

La tecnica pittorica continuamente perfezionata da Oreste Carpi si caratterizza per la sapiente mediazione fra le ispirazioni dell'impressionismo francese e la tradizione italiana dell'equilibrio compositivo fra volumi, ombre e toni di colore.

La genesi delle opere vede una prima fase "en plein air" in cui viene abbozzato il disegno con secchi tratti di fusaggine procedendo poi alla campitura delle superfici con i colori dominanti a cui si sovrappongono in lieve rilievo le ombre e gli elementi principali del paesaggio.

La lunga e meditata fase di rielaborazione in studio porta spesso a stravolgere il paesaggio originariamente rappresentato alla ricerca di un equilibrio complessivo sia sul piano cromatico sia dal punto di vista dei volumi e dei chiaroscuri; le campiture fungono da base per innesti di colore a corpo che restituiscono alle superfici la vibrazione della luce e una straordinaria variazione di toni.

 

L'uso del colore

Il sapiente uso del colore nelle opere di Carpi è frutto di un lungo e laborioso processo di ricerca e di riscoperta delle tradizioni del mestiere. A partire dagli anni '50 l'artista inizia a produrre nel suo laboratorio i colori, mischiando pigmenti in polvere a oli vegetali e cera d'api con lunghi processi di cottura e raffinazione scrupolosamente annotati su taccuini.

Anche i supporti vengono scelti con cura o realizzati in studio con tele in canapa o cotone su cui vengono stesi fondi a base di gesso.

Secondo la poetica personale del pittore il colore deve sottostare a gerarchie ben precise, dettate dall’occhio e dalla tradizione. Esso viene disposto sulla tavolozza con un ordine stabilito e personalizzato nel tempo, con scale cromatiche che vedono la dominanza dei verdi in tutte le loro sfumature e con differenze tali da risultare spesso impercettibili ai profani.

La Ceramica

L'interesse di Carpi per le arti plastiche risale agli  anni degli studi accademici, grazie alle lezioni di Giacomo Manzù.

A partire dai primi anni '60, alla saltuaria produzione di sculture e bozzetti in argilla o gesso si affianca un'approfondita ricerca sui temi della ceramica artistica.

Nel corso di un trentennio la ceramica ha rappresentato un percorso parallelo nell'attività artistica del pittore, attraverso la produzione di decine di oggetti di design e arredamento quali lampade, vasi, pannelli o piatti decorati commercializzati dalla ditta Preciosa.

In numerose opere ceramiche l'autore abbandona la propria anima figurativa sperimentando insoliti linguaggi astratti, geometrici o prossimi alle tecniche espressioniste.

L'Incisione

Oreste Carpi apprende i fondamenti dell'incisione da Giorgio Morandi, durante gli anni di studio all'Accademia di Belle Arti di Bologna.

La passione per la tecnica dell'acquaforte lo conduce a realizzare oltre un centinaio di lastre fra gli anni '50 e i primi anni '90, riprodotte in numerose serie e stampate in studio attraverso un piccolo torchio costruito direttamente dall'artista. 

Ai paesaggi emiliani e liguri cari all'artista si affiancano nelle incisioni diversi studi sulla figura e sui lavori stagionali della vita contadina.